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giovedì 21 marzo 2013

LA SOSTITUZIONE DI MATERNITA'. SOLO PER UOMINI!

E' SUCCESSO DAVVERO....LO GIURO!



Quella volta che...."Per una sostituzione di maternità cerchiamo solo candidati uomini, ma l'abbiamo chiamata perchè ha un bel Curriculum Vitae....però la Direzione ci ha imposto di scegliere un uomo, sa non si sa mai con ben due persone in maternità nello stesso ufficio...basta respirare la nostra aria per restare incinta ah ah ah...".
....
True Story.

E LEI COME SI VEDE TRA 10 ANNI? AL SUO POSTO. TIE'.

TIPICHE DOMANDE DA COLLOQUIO: COSE DETTE E COSE NON DETTE (SOPRATTUTTO).


Prima o poi arriva sempre nella vita di ognuno QUEL colloquio in cui il tuo interlocutore, in un impeto di disarmante originalità, ti pone LA domanda:

"E lei come si vede tra 10 anni?"

E in quel momento desideriamo tutto fuorchè trovarci lì davanti al bellimbusto che si atteggia a psicologo dell'edizione di Studio Aperto delle 18:30....Ma va' va'....
In in impeto di cinismo io in due differenti occasioni non ho proprio saputo resistere ed ho risposto:
1- "Al suo posto"
2- "Più vecchia"

Stranamente in entrambi i casi ho fatto colpo (chissà perchè quando certa gente viene destabilizzata dalla risposta non-convenzionale lo prende come un buon segno...Magari ti ho risposto così solo per farti capire che sei un cretino, e tu invece ti esalti...Mah!) ed è andata bene così però, nell'altro 98% dei casi la mente umana di solito si attacca alla solita via d'uscita classica, cioè LA BANALITA'.
Sì, la banalità.....
"Io?tra 10 anni? oh, certamente spero di essere una persona migliore, di essere non dico felice ma almeno serena, in pace con i miei famigliari, con i miei amici, con il resto del mondo e, NATURALMENTE, vorrei essere soddisfatta e felice del mio lavoro..."

"E ha intenzione di metter su famiglia????" (domanda per sole donne, of course)

"Macchè, prima della pensione NON voglio avere figli"....fiùùùù......scampata per un pelo!!!ecccccerto.

....che poi perchè si dice metter SU famiglia? al limite si mette su una guerra, un ammutinamneto, un'insurrezione popolare.... non una famiglia....tse.

Che poi, volendo, c'è un vastissimo mondo di domande solite e banali che vengono rivolte ai colloqui, come anche, ad esempio, "Lei cosa si aspetta da questo lavoro?" "Me lo dica lei cosa aspettarmi, che cavolo!!!cosa mi aspetto??? Tanti soldi, colleghi possibilmente poco scassa maroni e la pace nel mondo"... Ovvio!!!

E a voi quali domande più o meno inutili hanno rivolto sedicenti psicologi d'ufficio ai colloqui di lavoro?!!

LaBisbeticaInCrisi

mercoledì 20 marzo 2013

LA SELEZIONE NATURALE

"PER DIRLE DI SI', LEI MI DOVREBBE PROPRIO STUPIRE"
 
Il titolo riassume tutto....questa è la frase che mi sono sentita dire alla fine di un colloquio in risposta alla domanda "Ci sono possibilità di proseguire dopo lo stage?"...
Ma facciamo un passo indietro...
Primo anno di specialistica, già ne avevo le palle piene (scusate la finezza) di studiare, dell'ennesimo esame, dei miei compagni di corso assetati di competizione come sanguisughe (vi basti sapere che il più agguerrito e leccapiedi di tutti l'ultimo giorno prima delle vacanze natalizie ha portato un cesto di Natale alla prof sperando di imbuonirsela per la prova scritta, se non è poracceria questa...) e di altre menate varie, avevo già iniziato a fare un po' di colloqui in vista di avere uno straccio di stage che mi permettesse di metter piede in facoltà il meno possibile....
ecco che arriva l'occasione nella cittadina vicino alla mia, che culo penso tra me e me....
Il colloquio lo effettuo con una distinta signora titolare della ditta, che per farmi vedere quanto loro fossero international mi parlava in italiano infilando parole in inglese a caso ogni due minuti....e, come tocco di classe, ogni tanto mi diceva "questa parola non mi ricordo nemmeno più come si dice in italiano, cioè io sono italiana ma ormai parlo talmente spesso in inglese che certe parole di italiano non me le ricordo ppppiùùùùù" (figurarsi prima!)...Al che io mi infilo nel discorso fingendo di essere very international pure io, e sul finire del colloquio lei mi dice che la proposta è di uno stage semestrale non retribuito, in quanto tale è l'arricchimento di fare uno stage da loro che il rimborso spese non serve (e io con cosa mi nutro?di english forse?)....alla mia domanda sopra citata arriva la freddura "Lei mi dovrebbe proprio stupire"...sta frase mi è rimasta impressa nella mente a distanza di anni....
E in effetti è stata il preludio di ciò che mi è accaduto in seguito in varie e tristi occasioni....
Ma che cavolo di frase è????
Quanta tracotanza e arroganza esprime???
Ancora oggi mi lascia perplessa e non saprei come rispondere ad una stoccata del genere...
Lo so, è una piccolezza, una sciocchezza ma che dentro di se racchiude un sacco di accezioni negative nei confronti dell'altra persona...
E poi si chiedono perchè le cose vanno male, neh?
Without words (così sono più english anche io)....
 
LaBisbeticaInCrisi

C'E' (SEMPRE?) QUALCOSA DI BUONO....

IL LATO POSITIVO

Ebbene sì....
com'è nel mio stile, avevo già pensato di sparire da un blog appena aperto, bell'esempio di coerenza nè?!
Ma la settimana scorsa è stata alquanto nera, cioè più nera del solito....così non è che morissi dalla voglia di interagire con questo mio piccolo spazietto sul web, e me ne sono ben guardata dallo scrivere dal momento che sarebbe stato tutto molto triste e deprimente....
Però eccomi di nuovo qui!
No, l'umore non è migliorato di molto, però guardando quei 4 post in croce pubblicati fino ad oggi mi sono resa conto di aver dato fin da subito un'impronta scazzata, deprimente e disfattista di ciò che ho passato e che sto passando dall'inizio della crisi ad oggi...
E ciò non è buono.
Per nulla!!!
Perrrrrtanto in un impeto di vitalità ho deciso che continuerò a raccontare dei miei colloqui assurdi ma al contempo cercherò di dare consigli seri (puaaaahhhhh) e pertinenti su cone affrontare le varie situazioni lavorative e soprattutto come comportarsi ai colloqui, facendo tesoro degli errori da me commessi per far sì che non vengano commessi da nessuno di voi!
In sfiga mea, virtù vostra....Che slogan accattivante!!!
Almeno mi posso rendere utile con ciò che mi è capitato in primissssssima persona per cui....aspettate e vedrete!!!
Besitos,
LaBisbeticaInCrisi

lunedì 11 marzo 2013

Oh,The places You'll go.

TUTTO QUI.

....

Giungerai in un luogo dove le strade non sono segnate.
Alcune finestre saranno illuminate.
Ma la maggior parte saranno buie.
Un luogo dove potrai slogarti gomito e mento!
Oserai star fuori?
Oserai entrare?
Quanto puoi perdere?
Quanto puoi vincere?
E se entrerai, andrai a destra o a sinistra…
O a destra-e-tre-quarti? O forse più o meno?
O girerai sul retro
e spierai dentro?
Temo scoprirai che semplice non è
Per uno spirito fattivo superiore prendere una decisione.
Potrai essere così confuso,
che comincerai a correre
lungo strade ondeggianti a passo da scavezzacollo
e macinerai miglia attraverso selvaggi spazi misteriosi, verso, temo, un luogo assolutamente inutile,
il Luogo dell’Attesa…
… per gente che aspetta.
Aspetta un treno per andare,
o un autobus per arrivare,
o un aereo per partire,
o la posta da ricevere,
o la pioggia scendere,
o il telefono squillare,
o la neve nevicare,
o aspetta un SI o un NO,
o aspetta che crescan loro i capelli.
Ognuno sta aspettando…
Aspetta che abbocchi il pesce,
o aspetta il vento per far volare l’aquilone,
o aspetta il venerdì notte,
o che arrivi, forse,
il proprio Zio Jake,
o una pentola bollire,
o un’Occasione Migliore,
o una fila di perle,
o un paio di pantaloni,
o una parrucca con i ricci,
o un’Altra Possibilità.

mercoledì 6 marzo 2013

SCELTE DI SFIGA

NON SERVE AGGIUNGERE ALTRO


Avete presente il film "Sliding Doors"?
Certo che ce l'avete presente...l'hanno trasmesso in Tv diverse volte e la Paltrow aveva un'aria così dimessa che è impossibile dimenticarla.
Ultimamente sto riflettendo su cosa sarebbe e/o cosa non sarebbe successo se qualche volta avessi perso anche io la metropolitana. Tralasciando il piccolo particolare che nella mia città non esiste la metropolitana, ma diamine usate un po' di fantasia,no? metteci il treno al posto della metro....(sonora risata del pubblico ahahahahahah perdere un treno???ma se sono sempre in ritardo....umpf vabbe') o quello che volete.
Non lo so....non so da dove iniziare....potrebbe essere un post lunghissssssimo, ma non mi pare il caso.
Mah...
A volte penso solo di essere nata nel posto sbagliato al momento sbagliato, oppure di aver solo fatto scelte sbagliate, dettate dalla paura di non so cosa...
Adesso magari sarei altrove...con un'altra situazione lavorativa alle spalle, chissà.
Forse la scelta più sbagliata è stato proseguire con la specializzazione universitaria...con la triennale avevo ricevuto diverse offerte di lavoro, più o meno meritevoli, e la situazione non era come quella odierna, magari le cose sarebbero andate diversamente se mi fossi fermata lì e avessi iniziato a lavorare...
Lo sapevo, andare avanti con questo post è troppo doloroso, sarà il caso di proseguire il discorso un'altra volta, in una giornata migliore.

LaBisbeticaInCrisi

martedì 5 marzo 2013

SE SOLO AVESSI SAPUTO DISEGNARE....

QUELLA VOLTA CHE: "NELLA VITA BISOGNA ESSERE SICURI DI CIO' CHE SI FA"

Un anno fa' io ero felice (o almeno credo).
Lavorativamente parlando sicuramente sì...
Lavoravo per una prestigggiosa (3 "g" perchè era molto prestigiosa) multinazionale del settore alimentare (lavoro e cibo, che bel binomio!), ma un bel giorno il nuovo Amministratore delegato di sticazzi impone il blocco delle assunzioni per il 2012 (anno bisesto, anno funesto dicevano gli avi) così a fine Aprile sapevo già che mi sarei ritrovata nel mirabolante mondo della dispoccupazione se non mi fossi data una mossa per tempo...
Così armi e bagagli vado in culo al mondo a fare questo colloquio per una multinazionale francese (che già coi francesi io non ho mai avuto un grande feeling) sui monti piemontesi...faceva un freddo cane e c'erano 20 cm di neve e arriva l'addetta esterna ai colloqui con una mise che nemmeno Britney Spears ai tempi d'oro avrebbe osato...
Sì, lo so che starete pensando che non sono fatti miei, ma se si da (più o meno giustamente, qui l'argomento è ampio) tanta importanza al look dei candidati, anche dall'altra parte ci dovrebbe essere un minimo di cura dell'immagino, no?
Ecco, la ragazza in questione mi si presenta con pantalone di pelle a vita bassa, stivalazzi tacco 12 cm (di quelli che ti si infilzano nelle grate per strada) e panza scoperta, con piercing all'ombelico in bella vista, coperto a stento da un top di lana nero.
Il colloquio è abbastanza sullo stile "classico", si svolge senza intoppi finchè lei non mi dice "adesso arriva la parte più importante per noi, gran parte dell'esito del colloquio dipenderà da questa prova strutturata che è un must dell'azienda"....e mi da un foglio formato A4 suddiviso in 8 caselle, ognuna contrassegnata con un suo numero progressivo da 1 a 8.
E adesso arriva il bello: La Britney dei poveri mi dice "Le do una matita, niente gomma perchè nella vita bisogna essere sicuri di ciò che si fa, e deve effettuare 8 disegni che la rappresentino, li numeri esattamente nell'ordine in cui li ha disegnati, e per ognuno di essi si inventi un titolo, come se fosse una sorta di quadro". Le do 10 minuti.
Nella mia mente esplodono le peggio cose...faccio appello  al buon senso (sì vabbe') e faccio 8 disegnini (la mia nipotina avrebbe fatto di meglio, è arci-noto che io non sappia manco disegnare un omino stilizzato, figuriamoci il resto) che effettivamente in quel momento mi rappresentavano, e mi sono pure impegnata un casino, andando anche sul filosofico, sia coi disegni sia coi titoli...
Rientra Britney parlando al cellulare dei fatti suoi (<ma nooooo daiiiii fa freddo stasera mi dispiace se mi vieni a prendere fin qui a lavoroooo....ihihihih....ma si che dopo mi faccio perdonare,lo saiiiii...>).... Dopo aver squittito ancora un po' prende in mano il famigerato foglio, lo gira un po', fa finta di guardarlo e mi dice "Alcune cose non le capisco (ah-ah, ma va?....ma sono disegni che c'è da capire?e poi io sono venuta per un colloquio in contabilità, non è che sei obbligata a far finta di psicoanalizzarmi, stronza)...in ogni caso le faremo sapere, ma se da oggi a un mese non avrà più nostre notizie si consideri libera".... Libera da che?da chi?da cosa?grrrrrrrrrrrr di strozzarti???mi punzecchiarti con la matita???
Questa è un'altra delle tragicomiche esperienze che il 2012 mi ha regalato....serve dire altro?!
A voi è mai successo di dover disegnare ai colloqui? e parlo di posti di lavoro dove il disegnare è l'ultimo die problemi, chiaramente!!!
Che dire?
Torno mestamente a questo martedì nebbioso e nuvoloso, e dopo aver rivangato certi ricordi sono ancora più depressa, olè!!!

Saluti e Baci

LaBisbeticaInCrisi

domenica 3 marzo 2013

LA DURA REALTA' DELLE COSE

...OVVERO QUELLA VOLTA CHE..."PER LAVORARE IN UNA COMPAGNIA DI ASSICURAZIONE BISOGNA SAPER SCRIVERE IL PLURALE DI ALCUNE PAROLE".


C'era una volta un mese di Settembre in cui l'obiettivo era cercare di trovare un posto di lavoro preciso e sputato agli argomenti che tanto avevo assiduamente studiato nell'ultimo anno....
Ossia cercare di fare esperienza nel magico mondo delle compagnie di assicurazione...
Ecco, arriva un colloquio nella Sede principale di una nota compagnia molto radicata sul territorio...
Dopo aver sbagliato strada quelle 50 volte (e già questo era un chiaro segno divino del fatto che non ci dovevo manco metter piede lì dentro) "finalmente" arrivo alla meta... alla reception, per allietarmi l'attesa, mi danno da leggere un libro sulla storia della compagnia, con tanto di album storico fotografico di famiglia sui fondatori e sulla loro stirpe...affascinante.
Dopo un accademico quarto d'ora di attesa, arriva questo signore un pochino, come dire, v-e-c-c-h-i-o e traballante che mi conduce nella stanzettina del colloquio...mi sentivo come Raperonzolo...nella stanzetta più piccola e più buia in cima alla torre.
Anche qui attacca a chiedermi TUTTO di me, e finchè si parla di me va bene, ma poi subito inizia a chiedermi e ad appuntarsi nome,cognome, lavoro dei miei genitori...chiedendomi infine se ho fratelli o sorelle,se sono o meno sposati, se lavorano e ovviamente se la casa in cui vivo è o meno di propietà.
Ma che minchia te ne frega???!!!!!!e soprattutto se fossi 'na poveraccia o se fossi una mezza (sì anche mezza andrebbe bene) miliardaria, cambia qualcosa per te, nonnetto????
Dopodichè attacca a chiedermi subito i miei hobby, soffermandosi sul mio interesse per il mondo della palestra (che ne ha mai vista una...!) e poi si va direttamente sulle cose pseudo culturali...film e genere preferito, libri letti...e qui arriva la domanda "Lei l'ha letto 50 sfumature di grigio?"...e io "No, mi rifiuto e solo perchè lo sta già leggendo il resto del mondo, ma cosa c'entra con le mie competenze assicurative?" e lui, serafico "qui le domande le faccio io, signorina". Vi lascio immaginare la mia faccia...e il mio sguardo in grado di incenerire persino quelle tendacce di velluto color vinaccia che troneggiavano alle spalle del simpatico vecchietto.
Punto sul vivo, finalmente mi chiede di parlargli del mio percorso di studi e delle precedenti esperienze lavorative.
Finito l'excursus, mi spiega che l'annuncio da loro pubblicato è in realtà per uno stage di 6 mesi per il quale "il rimborso spese sarà commisurato a quanto il soggetto prescelto sarà meritevole"...ma che vuol dire? se sono brava mi dai 3.000,00 euri al mese mentre se sono una povera incapace mi date 3 euro per comprarmi un toast a pranzo e vaffanculo? ma vi sentite quando parlate?ma che cazzo.
Nella mia testa stavano già prendendo forma le peggio cose quando, non conento, il mio interlocutore se ne esce con un "Prima di lasciarla andare, prenda un post-it giallo di questi e mi scriva il plurale di queste parole: ciliega, scienza, camicia, provincia e conoscenza"...ero senza parole, ma come un bravo soldatino ho obbedito, e il responso è stato "Eccellente, non ne ha sbagliata nemmeno una, sa al giorno d'oggi non possiamo permetterci di scegliere candidati sbagliati, e tutto conta, a partire dalla lingua italiana".
Certo.
Ovvio.
Come ho fatto a non pensarci prima?
E perchè agli altri colloqui svolti nella mia esistenza nessuno me l'ha mai chiesto?luridi 'Gnoranti.
Tsè.
Mah.
Bah.
E me ne esco avvilita da qual luogo di follia e perdizione.
E io che credevo d'aver visto di tutto....ma il bello deve ancora venire.

LaBisbeticaInCrisi