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giovedì 28 febbraio 2013

L'ULTIMO DI UNA LUNGA SERIE


....LA IENA INDIAVOLATA...

Ecco, oggi mi sento proprio ispirata per parlarvi dell'ultimo colloquio lavorativo che ho fatto....
Quantomeno strano direi....
Ne stavo giusto parlando via e-mail con una mia amica, così mi è venuta voglia di condividere con Voi poveri avventori di questo blog, la mia ultima "entusiasmante" esperienza.

....Azienda multinazionale, solita trafila prima di entrare nella famigerata "sala colloqui", con una procedura simile all'ingresso in un caveau di una banca, finalmente mi fanno appuntare addosso la targhettina con scritto "Visitatore numero XXX" tipo come alle fiere...
Entro in sala colloqui, mi accolgono calorosamente dei fogli da copilare su chi sono io, cosa ho studiato, che cavolo ho fatto nella mia esistenza bla bla bla...poi stessa cosa sulla mia famiglia (ma dico io, che cazzarola ve ne frega se i miei genitori lavorano/sono pensionati/cos'hanno studiato...che c'entra???Mah....non lo capirò mai fino in fondo...) poi si passa alla domanda "Ha familiari che lavorano da noi?"e questa si commenta da sola...infine Hobby, passioni, straonzate e affini.
Attendo una buona mezzora e finalmente entra la prima ragazza delle risorse umane che mi interroga, tipo a scuola, su di loro, e fin qui va bene...poi inizia a sciorinarmi sul fatto che loro sono fighissimi, l'azienda guadagna un casino, il trend è in crescita, sono delle mosche bianche sul mercato, chi lavora lì con loro c'ha un culo non indifferente, chiunque vorrebbe essere al suo posto e così via...
Nel frattempo la sottoscritta, con un immenso sforzo, cerca di stare vigile, attenta e sveglia...
Arriva poi la sadica seconda addetta delle risorse umane, mi fa spiegare e leggere tutto ciò che avevo scritto su quei fogli finchè non passa all'attacco.
Inizia a dirmi che la posizione lavorativa aperta presso di loro è:
Noiosa.
Monotona.
Cicilica.
Solitaria.
A bassissimo contenuto di interazione con i colleghi.

E qui inizia la serie di domande, con voce stridula:Ha capito eh??se la sentirebbe eh??il lavoro è brutto e noioso, spero che questo lei lo abbia capito, eh??non interagirà praticamente con nessuno tutto il tempo, resisterebbe eh??e visto che lei si descrive come una persona estroversa cosa le fa pensare che possa fare questo lavoro?? non sopravviverebbe una settimana, lo sa, eh?? e poi, è fidanzata, leggo, eh?? e che intenzioni ha?? (il tutto con il tono del tipo LOSOCHEVUOIFARTIASSUMEREPERPOIFARTIMETTEREINCINTALASETTIMANASUCCESSIVAEPIAZZARLAINQUELPOSTOALLAAZIENDAPERSEMPREBRUTTASTRONZA.
...
E va avanti su questa linea...
io all'ennesima provocazione le comunico gentilmente che ho recepito il messaggio.

Al che lei mi fa "Beh allora ci rifletta e ci dica se vuole continuare nell'iter di selezione..."
E io "Si."
Lei "E io che speravo di averla spaventata a sufficienza. Va bene, a risentirci"...

durata totale del delirio, un'ora e mezza...

Il mio stato d'animo?interdetta.
 E a voi è mai capitato di incontrare una simpaticona simile delle risorse umane?che esperienza avete avuto?come avete reagito?

Non demordete, perchè questo è solo uno dei colloqui "migliori" tra quelli che racconterò, raccolti in racconti singoli e basati sulle mie esperienze personali e/o su quelle di amici ed amiche.

Al prossimo delirio, ehm...colloquio.

LaBisbeticaInCrisi

5 commenti:

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  2. Solidarietà massima: tra i tuoi e i miei aneddoti in merito potremmo compilare un manuale di casistiche varie di almeno 300 pagine, mi sa!
    Ti dico solo che nell'ultimo colloquio lavorativo che ho avuto,il potenziale committente del mio prossimo libro è riuscito a sbagliare 9 congiuntivi su 10, a NON parlare dell'aspetto economico nemmeno dopo la cinquantesima volta che l'ho incalzato e a sottolinearmi (dico a me che vivo di questo, Signore benedetto!) che la cultura è fuffa.
    La prossima volta mi faccio di Lexotan!

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    1. Grazie cara, perchè non scriverci un manuale di sopravvivenza sopra? potrebbe essere una valida idea per diffondere il verbo...e far capire agli altri come noi che non sono soli...! Oh Signur,nooooo i congiuntivi noooo!!!meglio quelli che non li usano direttamente piuttosto che quelli che ci provano ad usarli per fallire miseramente...della serie "io speriamo che me la cavo"...tse. Ecccccerto poi, l'aspetto economico chi se lo incula, tutti noi viviamo di aria, di gloria e di Barbara d'Urso.Ma vaff!

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    2. Sei proprio forte, cara la mia Giulia Bisbetica!
      E comunque sappi che la mia idea del manuale non era una boutade... quando ho iniziato a leggere il tuo blog mi si è aperto il cuore e mi sono sentita meno "alone in the dark" (stile il videogioco degli anni Novanta).
      In un mondo che, per iniziare la frase alla Battisti, ha ucciso l'italiano e dove oramai si è destinati a diventare isole di incomunicabilità, fa piacere leggere blog come il tuo e sapere che c'è ancora qualcuno che riesce a parlare del proprio mondo rendendolo nelle sue varie sfumature!

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    3. Grazie Betta!!!leggere queste cose di prima mattina è manna santa per il mio umore (per me vige la regola che prima delle 11 del mattino sono tutti colpevoli, non mi rassegnerò mai all'idea della sveglia ll'alba, sono un'inguaribile romantica-del-dolce-dormire).
      Io ci sto a scrivere un manuale, seriamente, sarebbe utilissimo...!!!ce l'avessi avuto io in certi momenti un manuale di sopravvivenza!anche se devo dire che quelli di Giulio Cesare Giacobbe non sono niente male...segretamente amo quest'umono, il suo cinismo...anche se the only one rimane sempre Oscar Wilde(sospiro).
      Isole di incomunicabilità mi piace....meno male che c'è sempre Studio Aperto a darci le notizie migliori.................e con questo mi chiudo la bocca da sola, che è meglio (come puffo quattrocchi)!

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